MENU Schliessen

Cinédokké: Eine etwas andere Auffassung von Produktion

Chiara Fanetti
30. Oktober 2022

«Until Branches Bend» von Sophie Jarvis, 2022.

Die Tessiner Produktionsfirma war am Toronto Film Festival mit gleich drei Filmen vertreten, in denen sich Schweizer und kanadische Themen vermischen.  

Das internationale Filmfestival von Venedig sorgte dieses Jahr für eine gewisse Bitterkeit in der Schweizer Presse: Während das helvetische Filmschaffen in Cannes sehr gut repräsentiert war, fehlten am Lido Schweizer Filme in der offiziellen Auswahl, selbst Koproduktionen. Dafür kamen gute Nachrichten aus Übersee, besonders für das Tessin. Gleich drei Filme, die von der in Savosa ansässigen Produktions- und Castingfirma Cinédokké mitproduziert wurden, schafften es ins Programm des Toronto Film Festival (TIFF).

«Diese drei Titel stehen für eine andere Auffassung der Produzent:innen-Rolle», sagt Michela Pini. «Die Persönlichkeit, die produziert und alle Rechte an einem Film hält, gibt es nicht mehr. Wir wollen vermehrt im Kollektiv arbeiten, zusammen mit jungen, unabhängigen Produzent:innen und vor allem mit Leuten, die sowohl produzieren als auch Regie führen. Genau diese Art von Offenheit führt dazu, dass wir uns auf solche andersartigen, ambitionierten, riskanten, aber sehr inspirierenden Projekte einlassen.»

Michela Pini ist eine Referenz der Tessiner Filmbranche. Sie arbeitete zunächst mit dem Regisseur und Produzenten Villie Hermann für Imagofilm und als interne Mitarbeiterin bei Amka Films von Tiziana Soudani; 2007 gehörte sie zu den Gründer:innen von Cinédokké. Sie ist auch Mitglied des Zürcher Kollektivs 8horses.

Zwei auf Film gedrehte Koproduktionen von Cinédokké mit Kanada wurden am TIFF in der Sektion «Discovery» gezeigt, beide als Welt-Vorpremieren: «Until Branches Bend», der erste Spielfilm von Sophie Jarvis, koproduziert mit drei kanadischen Firmen, und «Something You Said Last Night», das Debüt von Luis De Filippi, entstanden in Zusammenarbeit mit den beiden Zürcher Firmen Cloud Fog Haze Pictures und Lido Pictures. «Ermöglicht wurden diese Projekte auch durch die Koproduktionsabkommen, die das Bundesamt für Kultur abgeschlossen hat. Seit einigen Jahren gehören auch Kanada und Mexiko zur Liste der Länder», erklärt Michela Pini.

Der dritte Cinédokké-Titel in Toronto war «Unrueh» von Cyril Schäublin, in der Sektion «Wavelengths». Der Film, der an mehreren Festivals Erfolge feierte, unter anderem an der Berlinale 2022, ist eine Koproduktion mit der Seeland Filmproduktion (Zürich), die Schäublin mitbegründet hat. Michela Pini merkt an, dass «die Personalunion von Regisseur und Produzent viel zur Kreativität der so produzierten Filme beiträgt. Dieses Vorgehen birgt enormes Potenzial und öffnet den Blick für andere Arbeitsweisen.»

Zu den Projekten von Cinédokké für 2023 gehört auch der neue Film von Erik Bernasconi, «Becaària» nach dem gleichnamigen Roman des Tessiner Schriftstellers Giorgio Genetelli.

 

 

Versione originale : Italiano

Cinédokké: una visione un po’ diversa della produzione

 

La casa di produzione ticinese è stata presente al Toronto Film Festival con ben tre film, realizzati insieme a realtà svizzere e canadesi.

 

All’ultima Mostra Internazionale del cinema di Venezia per la stampa svizzera c’è stato un breve momento di amarezza: dopo l’ottima presenza di cinema elvetico a Cannes, al Lido nel 2022 nella selezione ufficiale non c’erano film svizzeri, nemmeno in forma di coproduzione. Le buone notizie sono però arrivate da oltreoceano, con una nota decisamente positiva per la produzione ticinese. Al Toronto Film Festival (TIFF) sono stati inseriti in programmazione ben tre film coprodotti da Cinédokké, società di produzione e casting con sede a Savosa.

 

Un lavoro collettivo

« Questi tre titoli rappresentano per noi un modo diverso di vedere il ruolo del produttore », ci racconta Michela Pini. « Non esiste più solo quella figura che produce e che detiene tutti i diritti su un film. Stiamo cercando di fare un lavoro più collettivo, con giovani produttori indipendenti e soprattutto con registi-produttori. È questo tipo di apertura che ci ha portato ad imbarcarci in progetti come questi: diversi, ambiziosi, rischiosi ma molto stimolanti ».

Michela Pini è un riferimento per il cinema ticinese. Cresciuta professionalmente con il regista e produttore Villi Hermann presso la Imagofilm e internamente alla Amka Films di Tiziana Soudani, ha fondato Cinédokké nel 2007 e fa parte del collettivo zurighese 8horses.

Al TIFF nella sezione Discovery sono state mostrate in anteprima mondiale due coproduzioni di Cinédokké con il Canada, entrambe girate in pellicola: « Until Branches Bend », primo lungometraggio di Sophie Jarvis, coprodotto con tre case canadesi, e « Something You Said Last Night », esordio di Luis De Filippi realizzato insieme anche a due realtà zurighesi, la Cloud Fog Haze Pictures (Michael Graf) e la Lido Pictures (Rhea Plangg). Progetti resi possibili anche « grazie agli accordi ufficiali di coproduzione stipulati dall’Ufficio federale della cultura, che da alcuni anni ha inserito nella lista dei paesi anche Canada e Messico », come ci ha ricordato Michela Pini.

Il terzo film firmato Cinédokké a Toronto è « Unrueh » di Cyril Schäublin, nella sezione Wavelengths. Il film, che ha collezionato successi in diversi festival tra i quali la Berlinale 2022, è stato coprodotto insieme alla Seeland Filmproduktion di Zurigo, fondata dallo stesso Schäublin: per Michela Pini è proprio « la figura del regista-produttore che rende possibile la creatività che si vede poi nei film realizzati con questo tipo di produzione. Offre un potenziale enorme e allarga lo sguardo a diversi modi di lavorare ».

Tra i prossimi progetti di Cinédokké per il 2023 c’è anche il nuovo film di Erik Bernasconi, « Becaària », tratto dal libro dell’autore ticinese Giorgio Genetelli.

Ein Haus ganz für sich

Chiara Fanetti
15 September 2022

30 Jahre CISA

Chiara Fanetti
31 Mai 2022

Ein Erbe, das es zu bewahren gilt

Chiara Fanetti
27 März 2022

Interessieren Sie sich für den Schweizer Film?

Abonnieren Sie!

Tarife