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Teco Celio ausgezeichnet


14. August 2015

Am 12. August wurde der Schauspieler Teco Celio auf der Piazza Grande mit dem Premio Cinema Ticino ausgezeichnet. Aus diesem Anlass lesen Sie hier eine Würdigung des Regisseurs und Produzenten Villi Hermann:

 

Bienvenue au Tessin, cher Teco.

Sì, questo Premio Cinema Ticino è una specie di riconoscimento “solenne” da parte della tua patria. Lo sai che sei praticamente sconosciuto dai nostri audiovisivi. Celio suona hockey, ma il puck Teco è uscito dallo slide board. Un vero body check. Quando il Festival di Locarno mi ha chiesto le tue coordinate mi son detto, ma il Dipartimento dell'educazione e della cultura di Bellinzona, il Festival della Piazza, la nostra Radiotelevisione svizzera RSI, non hanno le tue coordinate? È vero che oggi abiti, o hai sempre vissuto, lontano dalla tua valle Leventina, insieme a Sylvia. Lavori quasi continuamente in Francia o Italia. Hai un agente transalpino e nella vicina penisola. Probabilmente sei uno dei pochi attori veramente bilingue. Hai doppiato la tua parte in Synesthésie. Les couleurs du hasard di Erik Bernasconi in francese. Rarissimo e perfetta performance. In Francia sei famoso, o come dicono più elegantemente i francesi, connu dans les séries tv. E da noi? Niente serie, non hanno abbastanza creatori e magri anche i mezzi, e l’idea di fare delle serie svanisce subito, specialmente dopo il voto sul canone.

Hai iniziato la carriera svizzera non in Ticino, ma oltre Gottardo, con Alain Tanner, Francis Reusser e Daniel Schmid, i loro film che hanno lasciato un segno nella storia cinematografica, accompagnato dal direttore di fotografia Renato Berta, altro premiato. E poi ti ho trascinato in Ticino con Innocenza, accanto a Alessandro Haber e Enrica Maria Modugno. Sei un attore “scomodo”, dicono, ma amato dalla troupe sul set. Mi ricordo sul film che ho iniziato a preparare, La valle delle ombre, poi abbandonato, lavoravi duro, al freddo, eravamo gelati nelle notti invernali, ma tu ci portavi calore. Poi ti ho “ingaggiato” sul film Sinestesia con Giorgia Würth. Tutti ti volevano bene sul set, anche quando eri “impossibile da gestire”. E poi sono riuscito a vederti in qualche film, sempre della Svizzera romanda, lavoravi per registi come Claudio Tonetti o Dominique Othenin-Girard.

E specialmente ho incontrato un attore forte e sensibile nel film italiano Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto, un oste del confine. Bravissimo, caro Teco. Credo che ti sia anche divertito a fare la parte del giudice invaghito di calcio nell’ultimo film che ho prodotto La Buca di Daniele Ciprì, accanto a Sergio Castellitto. Spero che se domani un cineasta svizzero cercasse il tuo indirizzo, non abbia più bisogna di telefonarmi, ma che il Decs, Pro Helvetia, Swissfilms, la Casa del cinema o la nuova Ticino Film Commission avranno nel loro database i tuoi contatti.

Besos villi

Villi Hermann, cineasta e produttore

Beride, 14 juillet 2015

 

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