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Eine Serie, zwei Regisseure, neue Perspektiven

Chiara Fanetti
07. April 2023

Erik Bernasconi und Robert Ralston © Simone Mengani

In den Frühlingsmonaten wird im Tessin eine neue Krimiserie für das Fernsehen gedreht. Eine Gelegenheit, darüber nachzudenken, wie es im audiovisuellen Sektor des Tessins um Strukturen und Fachkräfte bestellt ist.

Das Schöne an einem Interview mit Regisseuren, die gerade mitten in Dreharbeiten stecken, ist, dass man den Gemütszustand, in den diese Erfahrung sie versetzt, direkt miterlebt. Robert Ralston Jr. und Erik Bernasconi, die beiden Co-Regisseure von «Alter Ego», machten auf uns einen aufrichtig glücklichen Eindruck.

Die Dreharbeiten für diese neue Thriller-Serie, die von Amka Films in Zusammenarbeit mit RSI SSR SRG produziert wird, begannen im Februar während des Karnevals und dauern noch bis Ende April. Gedreht werden sechs 45-minütige Folgen eines Kriminalthrillers, in dem sich Bellinzona und Umgebung in einen düsteren, brutalen Ort verwandeln. Es geschehen rätselhafte Morde, deren Gründe in einer dunklen Vergangenheit liegen. «Bellinzona war eine sehr gute Wahl, all die Felsen, auf die man an verschiedenen Stellen der Stadt stösst, die Burgen, die über der Stadt thronen und dich beobachten, die engen Gassen: Die Atmosphäre ist unerwartet ‹düster›, was sehr dabei hilft, von einer Welt zu erzählen, die in Wirklichkeit nicht viel mit der realen Stadt zu tun hat», sagt der Bündner Regisseur Robert Ralston Jr. über die Schauplätze.

Auch dank der Zusammenarbeit mit der Ticino Film Commission und der Unterstützung durch die Stadt Bellinzona spielt die Serie an vielen realen Orten: «In der Schweiz ist es eher unüblich, im Studio zu drehen, zum Teil auch aus Kostengründen. Es gibt im Tessin gar kein grosses Filmstudio, in dem man beispielsweise eine Polizeiwache hätte nachbauen können. Wir haben sie in einer ehemaligen Druckerei eingerichtet – unsere Abteilung für Szenografie hat tolle Arbeit geleistet», erzählt uns der Tessiner Regisseur Erik Bernasconi, der auch zu den vier Drehbuchautoren der Serie gehört. «Unser Team setzt sich aus Personen zusammen, die in der ganzen Schweiz und auch in Italien arbeiten, aber viele sind Tessiner und wirken normalerweise an Produktionen auf der Alpennordseite mit. Dieses Projekt war für uns eine Gelegenheit, ein Tessiner Film- und Serien-‹Dreamteam› zusammenzustellen, aus Leuten, die sonst oft gezwungenermassen anderswo arbeiten. Jedes Jahr ein Projekt dieser Art wäre für die Branche ein Segen.»

 

Ein Duo hinter der Kamera

Siebzig Mitarbeitende, eine 50-köpfiger Besetzung (Hauptdarsteller ist der italienische Schauspieler Gian Marco Tognazzi, aus der Schweiz sind etwa Anna Pieri Zürcher und Bruno Todeschini dabei), über fünfhundert Statistinnen und Statisten und gleich zwei Regisseure: Wie ist es, im Duo zu arbeiten?

«Wir Regisseure haben ein ziemlich ausgeprägtes und manchmal schwer zu bändigendes Ego, aber unsere Zusammenarbeit hat von Anfang an sehr gut funktioniert. Vielleicht hilft auch, dass es kein ‹eigener› Film ist, dass es nicht um die eigene Innenwelt geht», sagt Robert Ralston Jr. Die beiden Regisseure haben sich dafür entschieden, nicht ganze Folgen, sondern Szenen unter sich aufzuteilen, was die Arbeitsorganisation vereinfacht: «Wir sind praktisch nie gemeinsam am Set, manchmal drehen wir in zwei getrennten Einheiten. Bei der Produktion von Fernsehserien setzt sich dieses Modell der Co-Regie auch in der Schweiz langsam durch. Vom Umfang her fällt gleich viel Material an wie für drei Filme, es vereinfacht also alles, wenn man es aufteilt. Die Arbeit zu zweit zwingt einen auch zu einer kreativen Auseinandersetzung, wir haben in der Vorbereitungsphase sehr gut zusammengearbeitet. Das eigene Ego etwas in den Hintergrund zu rücken, hilft letztlich, sich wirklich in den Dienst des Projekts zu stellen», sagt Erik Bernasconi.

 

Versione originale: Italiano 

Una serie, due registi, nuove possibilità

Questa primavera in Ticino si svolgono le riprese di una nuova serie tv poliziesca. Un’occasione per riflettere anche su strutture e professionisti dell’audiovisivo nella Svizzera italiana.

 

Il bello di intervistare i registi che si trovano nel mezzo delle riprese è poter percepire lo stato d’animo, sincero e spontaneo, che l’esperienza gli sta dando. E Robert Ralston Jr. ed Erik Bernasconi, co-registi di «Alter Ego», ci sono sembrate due persone onestamente felici.

Iniziate a febbraio in pieno carnevale, le riprese di questa nuova serie prodotta da Amka Films in coproduzione con RSI SSR SRG proseguiranno fino alla fine di aprile. Sono sei episodi da 45 minuti l’uno di un thriller poliziesco che vede l’area di Bellinzona trasformarsi in un luogo cupo e violento, dove vengono commessi misteriosi omicidi che sembrano legati ad un oscuro passato.
«L’idea di girare a Bellinzona è stata ottima: la roccia che incontri in vari punti della città, i castelli che svettano sopra di te e che ti osservano, le viuzze strette: c’è un atmosfera dark inaspettata che ci sta aiutando a raccontare un mondo che in realtà non rispecchia veramente la città», commenta il regista grigionese Robert Ralston Jr. parlando delle ambientazioni.

La serie si svolge in molti luoghi reali, anche grazie alla collaborazione con la Ticino Film Commission e all’aiuto della Città di Bellinzona: «nella cultura della cinematografia svizzera girare in studio è un’opzione che si utilizza meno, in parte anche per via dei costi. In Ticino un grosso studio di riprese dove poter ricreare ad esempio un commissariato di polizia non c’è. Noi lo abbiamo ricostruito all’interno di un’ex tipografia, con un bellissimo lavoro del nostro reparto scenografia», ci racconta il regista ticinese Erik Bernasconi, che è anche uno dei quattro sceneggiatori della serie. «La nostra crew è composta da persone che lavorano in tutta la Svizzera e anche in Italia ma molti sono ticinesi che solitamente lavorano su produzioni oltre Gottardo. Questo progetto ci ha dato la possibilità di raggruppare il 'dream-team' del cinema e della serialità ticinese, che spesso è costretto a spostarsi altrove, professionalmente. Se dovessimo avere un progetto all’anno di questo tipo sarebbe un bene per il nostro settore».

 

Un duo dietro la macchina da presa

Una settantina di collaboratori, un cast di una cinquantina di persone (il protagonista è l’attore italiano Gian Marco Tognazzi, tra gli svizzeri troviamo Anna Pieri Zürcher e Bruno Todeschini), più di cinquecento comparse e poi ben due registi: come è stato per loro lavorare in duo?

«Noi registi abbiamo un ego piuttosto ingombrante, a volte è difficile arginarlo, eppure tra noi sin dall’inizio ha funzionato molto bene. Forse ci ha aiutato anche sapere che questo non era il 'nostro' film, che non riguardava il nostro mondo interiore», ci dice Robert Ralston Jr.. I due registi hanno scelto di dividersi le scene, non interi episodi, per facilitare il piano di lavoro: «non siamo quasi mai sul set insieme, a volte giriamo in due unità separate. La co-regia è un abitudine che sta arrivando anche in Svizzera per le serie tv. La quantità di materiale da trattare equivale a quella di tre film, spartirsela facilita tutto. Essere in due poi ti obbliga ad un confronto creativo e abbiamo lavorato molto bene nella fase di preparazione. Essere meno egocentrici permette di mettersi davvero al servizio del progetto», conclude Erik Bernasconi.

«Alter Ego» è stata la vincitrice del concorso indetto nel 2019 dalla RSI per la scrittura di serie tv di fiction. La serie è stata presentata all’interno del Series Market della Berlinale 2023 attraverso Swiss Series Previews, una nuova vetrina dedicata alla produzione seriale elvetica lanciata da SWISS FILMS e SRG SSR. Il pubblico svizzero potrà vederla, doppiata anche in francese e tedesco, entro fine anno su tutte le reti SRG SSR.

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