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Das Tessin im Film: eine Carte blanche

Chiara Fanetti
27. März 2022

Plakat von «Eve» von Franco Borghi (1939)

Für seine gemeinsam mit der Ticino Film Commission präsentierte Kollektion wählte Frédéric Maire insgesamt siebzehn in der italienischsprachigen Schweiz gedrehte Filme aus. Die Auswahl ist unter dem Stichwort «Ticino in Film» auf der Website der Ticino Film Commission zu finden.

Die vom Direktor der Cinémathèque suisse kuratierte Auswahl ist so reichhaltig wie vielfältig: Sie umfasst Fernseh- und Spielfilme, Dokumentar- und Autorenkurzfilme. Gemeinsam zeichnen diese Werke die Geschichte der Region nach und machen vor allem deutlich, dass die Verbindung des Tessins zum Kino sich nicht darauf beschränkt, dass hier seit vielen Jahrzehnten das Locarno Film Festival stattfindet. So drehte beispielsweise Leni Riefenstahl 1932 einige Szenen des Films «Das blaue Licht» im Val Bavona, in Foroglio, während der Regisseur Leopold Lindtberg 1945, noch vor Kriegsende, die norditalienischen Szenen für seinen Film «Die letzte Chance» im Tessin drehte.

Vertreten sind auch neuere Produktionen, beispielsweise «Le conseguenze dell’amore», «Die Folgen der Liebe»von Paolo Sorrentino oder «La Sapienza» von Eugène Green, wobei gerade diese beiden international erfolgreichen Filme auch verpasste Chancen darstellen. Obwohl sie im Tessin gedreht wurden (Sorrentinos Film spielt zwischen Chiasso und Lugano) und sich auf lokale Persönlichkeiten beziehen (in «La Sapienza»geht es um den Architekten Francesco Borromini, der aus Bissone stammte), erhielten diese Filme keine Finanzierungen oder Unterstützungen von Schweizer Seite und figurieren daher auch nicht als Schweizer Koproduktionen.

Jeder Film der Carte blanche wird auf der Website mit Kurzinfos, einer Auswahl von Bildern und einem Kommentar des Direktors der Cinémathèque vorgestellt. In den meisten Fällen verweist ein Link direkt auf die Plattformen, auf denen die Filme angeschaut werden können.

 

Ticino in film: una carte blanche

Sono diciassette i film scelti da Frédéric Maire per comporre una collezione dedicata ad opere girate nella Svizzera italiana, proposta insieme alla Ticino Film Commission e consultabile sul sito della fondazione, nella sezione «Ticino in film».

La selezione curata dal direttore della Cineteca svizzera, consultabile sul sito della
Ticino Film Commission nella sezione «Ticino in film», è ricca e diversificata: si passa da fiction televisive a lungometraggi, da documentari a corti d’autore. Pellicole che raggruppate una di fianco all’altra ripercorrono la storia del territorio e soprattutto ne mettono in luce il legame con il cinema, che va oltre la presenza decennale del Locarno Film Festival. È nel 1932 ad esempio che Leni Riefenstahl gira parte di «Das Blaue Licht» a Foroglio, in Val Bavona, mentre nel 1945, con la guerra ancora in corso, il regista Leopold Lindtberg sceglie il Ticino per inscenare il nord Italia nel suo «Die Letzte Chance». 

Non mancano produzioni più recenti, come «Le conseguenze dell’amore» di
Paolo Sorrentino o «La Sapienza» di Eugène Green, due film che rappresentano però anche delle occasioni mancate, soprattutto a fronte del loro successo internazionale. Malgrado siano stati girati sul territorio (il film di Sorrentino si svolge tra Chiasso e Lugano) o siano legati a personaggi locali («La Sapienza» tratta la figura dell’architetto Francesco Borromini, originario di Bissone), questi titoli non hanno ricevuto finanziamenti o sostegni da parte elvetica, pertanto non risultano come coproduzioni svizzere. 

La carte blanche presenta ogni film con una scheda dettagliata, una selezione di immagini e il commento del direttore della Cinémathèque. Quasi tutti i titoli sono accompagnati dai link alle diverse piattaforme dove è possibile visionarli.

Versione originale : Italiano

 

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