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Der freundliche Serienmörder aus der Nachbarschaft

Chiara Fanetti
04. Januar 2022

Ettore Nicoletti und Vanessa Compagnucci, Protagonisten von «Arthur 2»

Die zweite Staffel der von der RSI mitproduzierten Thriller-Serie erhöht das Tempo und auch den Erscheinungsrhythmus und setzt neu auf Binge Watching.

Wann sonst, wenn nicht an Halloween ist er zurückgekehrt? Der Protagonist Arthur ist wieder da, ein liebenswürdiger Nachbar mit dem Makel, auch ein Serienmörder zu sein. Die erste Staffel von Arthur, produziert von Alberto Meroni (Inmagine SA) und koproduziert von der RSI, eine für das Tessin neuartige, mutige Produktion, war bei ihrem Erscheinen 2016 ein Erfolg. Nachdem man uns mit diesem merkwürdigen Mörder bekannt gemacht hat, der nicht mehr töten möchte, geht die Story im zweiten Teil on the road weiter, mit der Flucht von Arthur – erneut optimal besetzt mit dem talentierten Ettore Nicoletti – und in einem actionreichen Tempo, das dem Regisseur Nick Rusconi offensichtlich liegt.

Nicht nur der Tonfall hat sich von der ersten zur zweiten Arthur-Staffel weiterentwickelt, sondern auch die Form und der Vertrieb. Während 2016 das Konzept einer Webserie darin bestand, dass man sie online schaute – wöchentliche Folgen und ein parallel dazu laufendes Indiziensuchspiel sollten das Publikum binden –, ist dieses Format inzwischen überflüssig geworden, weil sich die Streaming-Plattformen durchgesetzt haben. Doch gerade das kurzzeitige „Webformat“ war der Ort, an dem sich auch der öffentlich-rechtliche Sender an Experimente mit bis anhin nicht berücksichtigten Genres und Tönen wagte, und in diesem Kontext konnte Arthur entstehen.

Arthur ist auch eine der wenigen Tessiner Produktionen mit einer eigens für das Drehbuch zuständigen Person, nämlich der Drehbuchautorin Carla Clavout alias Chloe de Souza. Vielleicht wird die Rolle der Autor:innen und des Schreibens, das nicht anders als die Regie Talent und spezifische Kompetenzen erfordert, auch dank Arthur endlich die Wertschätzung und den Raum erhalten, der ihr gebührt.

 

Die zwei Staffeln von «Arthur» sind auf Play Suisse abrufbar. 

 

Italienischer Originaltext:

Torna l’amichevole serial killer di quartiere

 

La seconda stagione della serie thriller co-prodotta da RSI cambia ritmo e anche cadenza di pubblicazione, scegliendo la modalità «binge watching». 

 

Non poteva che tornare ad Halloween il personaggio di Arthur: un cordiale vicino di casa che ha il difetto di essere anche un serial killer. Prodotta da Alberto Meroni (Inmagine SA) e co-prodotta da RSI, la prima stagione di Arthur è stata un successo all’uscita nel 2016, una proposta diversa e coraggiosa per il Ticino. Dopo averci fatto conoscere questo strano assassino che vuole smettere di uccidere, il secondo capitolo sposta la storia on the road con un Arthur in fuga - sempre interpretato dal bravo e azzeccato Ettore Nicoletti - e un ritmo più incline all’azione, decisamente nelle corde del regista Nick Rusconi.

L’evoluzione tra le due stagioni di Arthur non sta solo nel tono ma anche nella forma e nella distribuzione. Se nel 2016 il concetto di webserie era proprio quello di serie fruita online - con la necessità di fidelizzare il pubblico con episodi settimanali e un gioco abbinato con degli indizi da trovare - oggi, con l’affermarsi delle piattaforme streaming, questo formato è superfluo. Eppure proprio il temporaneo «formato web»  è stato il luogo in cui anche il servizio pubblico ha deciso di sperimentare, con generi e toni che non aveva mai considerato, ed è lì che Arthur ha potuto vedere la luce. 

Arthur è anche una delle poche produzioni della Svizzera italiana ad avere una figura specifica per la scrittura, con la sceneggiatrice Carla Clavout, in arte Chloe De Souza. Forse l’esempio di Arthur permetterà di dare finalmente valore e spazio al ruolo dell’autore e della scrittura, che necessita di talento e di competenze specifiche, proprio come quello della regia.  

 

Le due stagioni di Arthur si possono vedere in tutta la Svizzera su PlaySuisse.  

 

 

 

 

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